Il Musandam, con i suoi paesaggi naturali ricchi di affascinanti contrasti, con i suoi siti ricchi di storia e tradizioni millenarie, è la nuova meta segreta del turismo verso il Medio Oriente. Ancora lontana dal turismo di massa nonostante la vicinanza ad Abu Dabi e ai ricchissimi Emirati Arabi Uniti, la penisola del Musandam offre esperienze varie e avventure assolutamente indimenticabili.
Dove si trova il Musandam?
La penisola del Musandam è il ponte naturale tra la Turchia e la penisola Arabica, quindi tra Asia e Africa. Grazie all’isolamento territoriale dovuto alla difficoltà di raggiungere la penisola da terra, il Musandam è ancora costellato di piccoli e pittoreschi villaggi di pescatori, quasi cristallizzato in un tempo remoto, lontano dalla sfavillante modernità degli Emirati Arabi.
Anticamente facente parte della Persia, oggi il Musandam fa è un governatorato dell’Oman, separato dal resto del paese dal territorio degli Emirati Arabi Uniti. A livello commerciale e politico, questo Governatorato svolge una funzione fondamentale, assicurando allo stato dell’Oman il controllo dello Stretto di Hormuz, il passaggio più agevole tra Africa e Medio Oriente..
L’economia della regione è ancora quasi del tutto affidata alla pesca e all’agricoltura, ma di recente le entrate legate al turismo stanno assumendo un’importanza sempre crescente per lo sviluppo economico del governatorato.
In Musandam non esistono ancora delle strutture turistiche di lusso all’altezza delle altre in cui sarebbe possibile pernottare negli Emirati, tuttavia il fascino selvaggio della penisola val bene qualche piccola rinuncia in fatto di comfort.
In compenso, la terra del Musandam, abitata da millenni, ha un’antichissima tradizione di accoglienza ed ospitalità e non sarà difficile riuscire a entrare in contatto con le persone del luogo, sempre disposte a fornire aiuto e indicazioni ai turisti.
Partendo da Abu Dabi, la capitale del Musandam, Khasab, è raggiungibile in circa 3 ore di auto, necessarie a percorrere la distanza di 195 Km che separa le due città. Anche solo il tragitto per giungere fino a Khasab sarà una continua scoperta: negli ultimi 50 chilometri oltre ad ammirare dalla strada le bellissime falesie e i fiordi bianchi che caratterizzano la costa, si incontreranno sul proprio cammino villaggi di pescatori disseminati lungo la costa nonché bellissime moschee.
Esplorare il mare: crociera sui fiordi e snorkeling
Il paesaggio del Musandam è assolutamente unico nel suo genere. Il mare cristallino è di un turchese indimenticabile ma cambia colore nei pressi delle coste, a seconda dei differenti paesaggi che vi si riflettono.
Tra i più suggestivi vanno assolutamente menzionate le alte scogliere calcaree che si stagliano alte e frastagliate contro il cielo sempre terso e specchiano nel mare del Golfo Persico il loro abbagliante color panna.
Ammirare i fiordi durante una crociera nel Musandam
Le scogliere calcaree che caratterizzano le coste del Musandam nel corso degli anni sono state profondamente scavate dall’azione lenta ma implacabile del mare. Dalla lenta corrosione delle coste sono nati gli spettacolari fiordi di Musandam, che sono definiti spesso “la Norvegia d’Arabia”.
Il modo migliore per addentrarsi nella profondità dei fiordi e ammirare dal mare la bellezza abbagliante della roccia calcarea e fare un’indimenticabile crociera in dhow. Il dhow è la tipica barca araba: realizzata tradizionalmente in legno, è lunga pochi metri ed è sempre sormontata da una copertura che scherma i raggi solari. Sul fondo della barca sono sistemati tappeti persiani e morbidi cuscini, in maniera da rendere il viaggio e la permanenza sulla barca estremamente confortevole.
Una volta governate grazie a una o più vele latine (cioè triangolari), oggi i Dhow che trasportano i turisti lungo la costa del Musandam sono quasi tutti a motore. In genere queste imbarcazioni possono trasportare dalle 12 alle 30 persone.
Sono ormai molte le piccole agenzie che organizzano ogni giorno crociere in Dhow e che hanno scelto come punto di partenza proprio Khasab, dalla quale sarà quindi molto semplice spingersi alla scoperta della parte più affascinante della Norvegia d’Arabia.
Le crociere lungo i fiordi possono durare mezza giornata o addirittura una giornata intera, ma tutte porteranno nei pressi dei molti isolotti che costeggiano la costa e che prendono il nome dagli animali di cui ricordano la forma.
Le crociere di lunga durata prevedono quasi sempre una o più soste per nuotare al largo o esplorare i fondali più bassi nei pressi della costa.
Incontrare i delfini del Musandam
Nel Mar Persico vivono branchi di delfini che non disdegnano la compagnia degli umani. Durante una crociera in dhow non sarà affatto difficile imbattersi in questi simpatici mammiferi che potrebbero anche decidere di seguire l’imbarcazione o di giocare con le onde sollevate dalla sua prua.
Fare snorkeling a Telegraph Island
Le crociere in dhow fanno inevitabilmente tappa a Telegraph Island, isolotto di soli 150 metri che divenne cruciale per le comunicazioni internazionali: da quest’isola infatti gli inglesi fecero partire il cavo del telegrafo che, attraversando il mare, rendeva estremamente rapide le trasmissioni di informazioni con l’India.
Oggi Telegraph Island è completamente disabitata e inospitale, ma i bassi fondali da cui è circondata costituiscono un punto perfetto in cui fare snorkeling in Musandam. Sarà possibile non soltanto osservare i bellissimi fondali formati da coralli multicolori, ma anche imbattersi in banchi di pesci colorati che vivono lungo la costa spostandosi continuamente lungo di essa.
Godersi il relax sulle spiagge dorate del Musandam
Differentemente da quelle delle mete turistiche più frequentate, le spiagge del Musandam sono spesso poco frequentate. Formate da finissima sabbia dorata, meravigliose e ancora poco toccate dal turismo di massa, sono il luogo perfetto per rilassarsi lasciandosi completamente alle spalle la frenesia della vita quotidiana e facendosi trasportare dal profumo del mare in una dimensione incantata.
Le spiagge più belle si trovano nei pressi di Khasab, la capitale del Musandam. Nella capitale sorgono anche le poche strutture ricettive in cui sarà possibile trascorrere una o più notti in maniera confortevole (anche se sarà bene dimenticare il lusso sfrenato di Abu Dabi).
Molte altre spiagge sono appannaggio dei residence più moderni, alcuni dei quali possono essere raggiunti soltanto via mare, a seguito di una faticosa camminata lungo i sentieri o addirittura in deltaplano.
Campeggiare sulle spiagge del Musandam
Una delle attività che riscuotono più successo tra i turisti di ogni parte del mondo è il campeggio notturno sulle spiagge del Musandam. Si tratta di attività organizzate molto di frequente da piccole agenzie della zona e che vengono proposte in genere in abbinamento a una crociera in dhow della durata di un giorno. Spesso è possibile consumare una cena in spiaggia a base di pesce cotto sul barbecue e frutta fresca (in particolare datteri che sono una delle voci principali del commercio tra Arabia e Persia fin da tempi remoti).
In genere il campeggio è organizzato con bagni chimici e docce a disposizione dei clienti, i quali pernotteranno in tende da 2 o 4 persone provviste di tutto l’occorrente per passare una notte confortevole: materassi gonfiabili, tappeti, lenzuola.
Scoprire una a una le stelle nel cielo del Musandam e addormentarsi cullati dal suono e dall’odore del mare sarà una delle esperienze più indimenticabili dell’intera vacanza in Musandam: un coronamento perfetto per una luna di miele da mille e una notte.
Escursioni da Khasab: alla scoperta del deserto
Non ci si sentirebbe davvero nella terra delle Mille e Una Notte se non si facesse in modo da vivere e osservare il deserto del Musandam almeno una volta durante la propria permanenza nell’Oman. Il modo migliore per farlo, e sicuramente il più affascinante, è avventurarsi verso il deserto affittando un’automobile a Khasab: la meta più consueta è il Jabal Harim o Monte delle Donne. Da questo rilievo che tocca i 2000 metri nel suo punto più alto è possibile ammirare da una parte il deserto che si estende nella parte interna della penisola e, dall’altro, l’ampiezza turchese del mare che bagna le coste.
Se oltre a Kahsab si è deciso di visitare Muscat, la capitale dell’Oman (l’emirato che comprende la Penisola del Musandam), si potrà utilizzare la città come punto di partenza per lunghe escursioni in automobile che condurranno alla scoperta dei deserti interni nonché dei forti portoghesi disseminati lungo i rilievi montuosi della catena dei monti Hajar.
Il più famoso dei forti portoghesi ancora esistenti in Musandam si trova proprio a Khasab e costituisce una delle poche, ma interessanti attrazioni turistiche della città.
Scalare le falesie del Musandam
La falesia è una costa rocciosa a picco sul mare, tipica meta degli appassionati di climbing. Il Musandam è ricco di falesie “vive”, cioè che terminano direttamente in mare, e falesie “morte”, che terminano sulle spiagge. Attività sportive come il trekking e l’arrampicata sportiva sono possibili ed estremamente eccitanti proprio grazie alla particolare bellezza del paesaggio, che rende la penisola del Musandam un piccolo paradiso in terra. Entrambe le attività vengono però affidate per lo più all’iniziativa dei turisti, che difficilmente troveranno una parete chiodata già allestita o un sentiero da trekking opportunamente segnalato.
Conclusioni
La penisola del Musandam offre la possibilità di fare un numero enorme di esperienze. Dall’esplorazione del deserto e delle altissime coste a picco sul mare fino al campeggio in spiaggia sotto al cielo stellato, ogni cosa vissuta in Musandam rimarrà tra i ricordi più belli di una vita.
Non ancora raggiunta dal turismo di massa, il Musandam rimarrà ancora per qualche anno la terra immacolata de Le Mille e Una Notte: il momento giusto per andare alla sua scoperta è assolutamente questo.